Un viso di giovane donna,
tra i pensieri un grigio cielo
che nuvole piangono pioggia.
Lei e i suoi rimpianti, oggi
rivede un passato felice che
dalle sue candide mani sfugge.
Scherzo crudele del destino
che le ha strappato l' amore,
lei ora giace fra petali di rose
appassiti, in una prigione di
tristezza e desiderio di morte.
Sola e rassegnata al suo fato
di solitudine, ricorda il viso
dell' uomo che l' aveva resa
una speciale stella fra le stelle,
che le aveva dato il cuore
sol in cambio del suo sorriso.
Erika, ora prega per il suo
amato, di cui non ode più
la voce, di cui non sente più
il calore, mentre soffre d' una
disperazione tale, da render
malinconici anche gli dei, nei
loro sfarzosi palazzi d' argento.
Lei che or non sa più vivere
senza il conforto d' un sentimento
bello come quello che le è stato
rubato, lei se ne va, come pioggia.
30/03/2010 di Sergio Carion
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