Guardo lontano, oltre il mio balcone.
D' un tratto vengo trasportato via!
Son immerso in un lungo sentiero,
in una casa fatta d' aria e foglie.
Si ode la musica, un sussurro
di note quasi impercettibili, io….
voglio vedere, scoprire l' incanto.
Passeggio nel bosco di lanterne,
s' alternano dal bianco al rosso,
luce riposante e rinvigorente.
La melodia sembra seguirmi,
si fa sempre meno distante,
più intensa. Dolce, incede in me.
Incredulo vedo la sua meraviglia,
una damigella dall' abito etereo,
uno spirito, suona quel violoncello.
Son ipnotizzato dal quel motivo
di tanta bellezza, le foglie danzano,
coprendola come un mantello.
Chi sei? Chiedo con insicurezza.
Non risponde, sorride cantando.
Che meraviglia, dono inaspettato!
la mente segue il movimento d' arco
c' accarezza le corde dell' amore.
Sembra parlare quello strumento,
danzare con le foglie multicolore.
l' essenza inebriante di muschio,
calendula e erba fresca, mi culla.
Se potessi sostar, ascoltar ancora,
mi pregerei dei suoi colori.
Ma, è tempo di tornar al mio via.
Così, conservandone il ricordo,
racconto in versi miei, l' accaduto.
Rendendo partecipe il mio pubblico
dell' estasi provata, un momento
dal sapore unico e rinfrescante.
16/01/1014 di Sergio Carion
D' un tratto vengo trasportato via!
Son immerso in un lungo sentiero,
in una casa fatta d' aria e foglie.
Si ode la musica, un sussurro
di note quasi impercettibili, io….
voglio vedere, scoprire l' incanto.
Passeggio nel bosco di lanterne,
s' alternano dal bianco al rosso,
luce riposante e rinvigorente.
La melodia sembra seguirmi,
si fa sempre meno distante,
più intensa. Dolce, incede in me.
Incredulo vedo la sua meraviglia,
una damigella dall' abito etereo,
uno spirito, suona quel violoncello.
Son ipnotizzato dal quel motivo
di tanta bellezza, le foglie danzano,
coprendola come un mantello.
Chi sei? Chiedo con insicurezza.
Non risponde, sorride cantando.
Che meraviglia, dono inaspettato!
la mente segue il movimento d' arco
c' accarezza le corde dell' amore.
Sembra parlare quello strumento,
danzare con le foglie multicolore.
l' essenza inebriante di muschio,
calendula e erba fresca, mi culla.
Se potessi sostar, ascoltar ancora,
mi pregerei dei suoi colori.
Ma, è tempo di tornar al mio via.
Così, conservandone il ricordo,
racconto in versi miei, l' accaduto.
Rendendo partecipe il mio pubblico
dell' estasi provata, un momento
dal sapore unico e rinfrescante.
16/01/1014 di Sergio Carion
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