Si narrava in passato di
una cultura che venerava
fasi lunari, ostiche maree,
tumultuoso battito terraneo
e la saggezza di una antica
forza governante il mondo.
I Celti la chiamavano Dana,
Briget, Ceridwain o Madre.
La magia primordiale nel
sottosuolo riecheggiava
e rigenerava ogni giorno.
Oggi ancora la odiamo,
terrificante e devastante
la sua ira, immensa gloria.
In passato ascoltavano il
suo lamento, Sacerdotesse
e Druidi leggevano segni
e messaggi dagli arcani
misteri, d' esoterici rituali.
Esseri più vecchi dell' uomo
popolavano questi luoghi,
e prosperavano armoniosi
nel suo eterno abbraccio.
Altari e Megaliti edificati
nello sposalizio di Cielo
e Terra, nell' universalità
di una unione mai sciolta.
Chi siamo noi a prenderne
possesso, a reclamare beni
offertici spontaneamente,
ad assorbine ogni risorsa
senza gratitudine alcuna?
Lei oggi richiama noi tutti
al discernimento, al tatto
e sensibilità dimenticati.
Un gesto chiaro, assiduo
di chiara percezione a noi.
Torniamo sui nostri passi,
reimpariamo il concetto
fondamentale di figlioletti.
Madre Terra é in ascolto,
con cuore dal ritmo tribale
sentiamone l' energica voce.
16/11/2016 di Sergio Carion
una cultura che venerava
fasi lunari, ostiche maree,
tumultuoso battito terraneo
e la saggezza di una antica
forza governante il mondo.
I Celti la chiamavano Dana,
Briget, Ceridwain o Madre.
La magia primordiale nel
sottosuolo riecheggiava
e rigenerava ogni giorno.
Oggi ancora la odiamo,
terrificante e devastante
la sua ira, immensa gloria.
In passato ascoltavano il
suo lamento, Sacerdotesse
e Druidi leggevano segni
e messaggi dagli arcani
misteri, d' esoterici rituali.
Esseri più vecchi dell' uomo
popolavano questi luoghi,
e prosperavano armoniosi
nel suo eterno abbraccio.
Altari e Megaliti edificati
nello sposalizio di Cielo
e Terra, nell' universalità
di una unione mai sciolta.
Chi siamo noi a prenderne
possesso, a reclamare beni
offertici spontaneamente,
ad assorbine ogni risorsa
senza gratitudine alcuna?
Lei oggi richiama noi tutti
al discernimento, al tatto
e sensibilità dimenticati.
Un gesto chiaro, assiduo
di chiara percezione a noi.
Torniamo sui nostri passi,
reimpariamo il concetto
fondamentale di figlioletti.
Madre Terra é in ascolto,
con cuore dal ritmo tribale
sentiamone l' energica voce.
16/11/2016 di Sergio Carion
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