Li sento continuamente,
costantemente impressi
sotto pelle, nelli intestini.
Scompiglio nell' essere
senziente nell' esternare
voce di voci sibilanti.
Martelli, rombo tonante
di incessanti emicranie.
Chiodi conficcati in testa,
nell' interminabile dolore
dalla faccia moribonda
d' un Cristo in crocifissione.
Libermene voglio ancora,
difficilmente mi riesce
nell' istante in cui cambio
prospettiva e visivo campo.
Fra spine di rovo inserte
nella carne intorpidita,
fin nell' anima sprofonda.
Rantolante cuore drenato
con bastoni son piagato.
Fatemi vivere all' asciutto,
dove lacrime fuoriescono
e non m' annegano più.
5/12/2016 di Sergio Carion
costantemente impressi
sotto pelle, nelli intestini.
Scompiglio nell' essere
senziente nell' esternare
voce di voci sibilanti.
Martelli, rombo tonante
di incessanti emicranie.
Chiodi conficcati in testa,
nell' interminabile dolore
dalla faccia moribonda
d' un Cristo in crocifissione.
Libermene voglio ancora,
difficilmente mi riesce
nell' istante in cui cambio
prospettiva e visivo campo.
Fra spine di rovo inserte
nella carne intorpidita,
fin nell' anima sprofonda.
Rantolante cuore drenato
con bastoni son piagato.
Fatemi vivere all' asciutto,
dove lacrime fuoriescono
e non m' annegano più.
5/12/2016 di Sergio Carion
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