28 gen 2014

APPUNTI D' UN NUOVO VIAGGIO

Come sempre m' appresto, m' affanno,
cerco un punto di fuga, velo temporale.
Rileggo, trascrivo, fluiscon le mie idee,
mi dirigo verso l' ignoto, m' incammino.
C' è un momento in cui m' immagino
altrove, taglio la corda dalla routine.
M' immergo nei sogni più fantasiosi,
rincorro panorami perduti, orizzonti
vivaci, spicco il volo oltre l' infinito.
Sento di partire, d' andare lontano e
qui mi ritrovo sempre, oltre la cortina
d' una nebbia grigia, io voglio andare.
Vi sono interferenze nel programma,
prendo appunti mentre solco i mari,
m' accingo ad' esplorare, vegetazione
d' una natura sempre viva, armoniosa.
Faccio la valigia, prendo l' autobus,
verso un mondo avventuroso, oh si…
oggi mi dissocio da quel che è regolare,
stacco il telefono ne voglio intrusioni.
Son andato oltre il portale dei sogni,
la mia vacanza mentale va a cominciare.


29/01/2013                     di Sergio Carion

16 gen 2014

LO SPIRITO DELL' ARCO BOSCOSO

Guardo lontano, oltre il mio balcone.
D' un tratto vengo trasportato via!
Son immerso in un lungo sentiero,
in una casa fatta d' aria e foglie.
Si ode la musica, un sussurro
di note quasi impercettibili, io….
voglio vedere, scoprire l' incanto.
Passeggio nel bosco di lanterne,
s' alternano dal bianco al rosso,
luce riposante e rinvigorente.
La melodia sembra seguirmi,
si fa sempre meno distante,
più intensa. Dolce, incede in me.
Incredulo vedo la sua meraviglia,
una damigella dall' abito etereo,
uno spirito, suona quel violoncello.
Son ipnotizzato dal quel motivo
di tanta bellezza, le foglie danzano,
coprendola come un mantello.
Chi sei? Chiedo con insicurezza.
Non risponde, sorride cantando.
Che meraviglia, dono inaspettato!
la mente segue il movimento d' arco
c' accarezza le corde dell' amore.
Sembra parlare quello strumento,
danzare con le foglie multicolore.
l' essenza inebriante di muschio,
calendula e erba fresca, mi culla.
Se potessi sostar, ascoltar ancora,
mi pregerei dei suoi colori.
Ma, è tempo di tornar al mio via.
Così, conservandone il ricordo,
racconto in versi miei, l' accaduto.
Rendendo partecipe il mio pubblico
dell' estasi provata, un momento 
dal sapore unico e rinfrescante.  


16/01/1014            di Sergio Carion

11 gen 2014

IL FIORE DELL' ODIO

Grande rabbia, ribolle il sangue,
uno spinto desiderio distruttivo.
Gli occhi si gonfiano, rigettano
sangue, rossi come il fuoco.
Prevalente potere del rancore,
sadico pensiero di vendetta,
violenza e dolore altrui inflitto.
Forza senza freno, furibonda
caccia alla preda, genocidio.
Terribile risorsa della mente,
artefatto d' evoluzione errata.
Cresce nella terra e nel cuore,
un cancro d' elevata espansione.
Interiore, riflesso sulla  umanità,
un fiore nero, infestante tumore.
Odio è il suo nome, vile l' intento.
Catastrofe d' immensa virilità. 
Guardiamoci dal suo inganno!
Poiché rende schiavi, sue pedine.


11/01/2013       di Sergio Carion 

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