30 mag 2016

DELIRIO ANESTETICO

Nel viaggio che si frappone
fra realtà e finzione, origine
del fatto che ti trovi assente.
Distaccato, disinteressato,
pigro a tal punto da chiudere
il cancello del tuo sentire,
nel Maniero grigio e logoro,
invecchiato nella tua estasi.
Perennemente ubriaco di
canzoni stonate, a malapena
vigile nel torpore solitario.
Sempre appeso a una fune,
sospeso senza ritorno nei
meandri confusi del tempo.
Una pioggia di consumate
emozioni, insensibile al tatto.
Un sorriso delirante
invade il tuo cuore estinto,
una ignezione di menzogne,
sarcasmo, freddo buonismo.
Un calice ricolmo di nausea,
disgusto e conflitto vitale.
In angoli spenti, rintanato
nella follia di chi non dorme
mai, ne riposa conscio di sé.
Strisci sui ponti, nei cunicoli
della profonda disperazione.
Come uno Spettro riflesso
in se stesso, oltre lo specchio.
Chimera di te stesso, ordito
disordinato, confuso essere.
Chi ti ha fatto questo ormai
l' hai dimenticato, reciso
nell' attimo d' un suicidio.


30/05/2016      di Sergio Carion

27 mag 2016

DANNATO EMARGINATO!

Innamorato della vita,
intralciato da una società
che ti vuole superficiale.
Incantato e incantevole,
spesso deriso e umiliato
da giudizii troppo rigidi.
Un mondo di maschere
e anime fatte di plastica.
Emarginato come tu sei,
come ti vuole la gente
ignorante, senza occhi
per vederti nell' intimo.
Dannatamente solitario,
nascosto nell' ombra
di lacerante solitudine.
Criticato, ridicolizzato,
schiacciato da parametri
creati da un falso Dio.
Piangi, urli a bassa voce,
senza riscontri, scontri
e nessuno ti sentirà mai.
Come ti vuole vedere lui,
lei, altri e altri ancora!
Immerso nella polvere
sollevata dalla tempesta
di cinici pregiudizi.
Non soccombere ancora,
non dargli soddisfazione.
Sei più forte di quanto
credi, di quanto vedano!


27/05/2016      di Sergio Carion

24 mag 2016

NAMASTE'!

Per questo giorno e altri
ancora, nella meraviglia.
Condividendo gli attimi,
esperienze belle e brutte.
Nell' amore universale,
nel concedere e condersi
a una donna e al mondo.
Quando calma m' osservi
e calmo é il mio spirito,
grazia e saggezza sono
insiti in noi, tutto e tutti.
Quando limpida armonia
alberga nei nostri cuori,
dai nostri cuori, quieora,
scaturisce il fior di Loto.
Quando spontaneo calore
ci avvolge con dolcezza.
Con gioia e gratitudine,
io mi inchino al divino!
Come l' acqua, l' aria,
la terra e il fuoco sono
nella Coppa traboccante
della vita. Io ti ringrazio!
Come musica, vibrazioni
nella cosmica essenza,
con sincerità. Namasté!


24/05/2016     di Sergio Carion

15 mag 2016

SERVE AIUTO?

Trattieni, autoconservi,
temi la condivisione.
Spesso solo, sofferente,
mai una carezza, timido
momento di fragilità.
Fuggi, all' occorrenza
nascondi quel bisogno
di affetto, una richiesta
che nessuno esaudirà.
Vivi il tormento, piangi
e trovi nessun conforto.
Per non azzardare….
per non disturbare, tu…
annaspi, difficilmente
chiedi comprensione.
Non vedi supporto,
perennemente in lotta,
emozioni e sentimenti
vissuti in solitudine.
Chiedi e ti sarà dato
qualcuno affermava!
Aiuto non é debolezza!
Perché non provi,
cerchi una opportunità?
Spesso i favori costano,
hanno un' alto prezzo.
La Gratitudine é gratis.
Esser di cuore non ha
conseguenze economiche.


15/05/2016      di Sergio Carion





14 mag 2016

SPECCHIO DI ME STESSO

Guarda attraverso il velo
e dimmi cosa, o chi vedi?
Osservati, nei dettagli di
ciò che piace e disprezzi.
Cosa scorgi nell' ombra?
Forse il tuo passato che
come sempre ti zavorra,
forse il cinguettio d' esile
individuo che rappresenti.
Ci sono molte maschere,
vivi con faccie su faccie,
che soffocano nell' intento
di identificarti nel gruppo.
Chi sei veramente, chi hai
dinnanzi, nello specchio?
Fiumi di trucco, pasticci,
instatabili attimi d' ansia
rendono triste un Clown.
Che ci fai qui? allontanati
dal mio distorto riflesso!
E' inquietudine, solitudine.
Il tuo tempo impermeabile
rende penoso metabolizzare,
realizzare ciò che brami.
vorresti frantumarmi ora,
rendermi inservibile… ma,
di me non puoi fare a meno.
Io sono ciò che sei quieora.
Ti chiedo d' amarmi!!! 
non di uccidermi ancora.


14/05/2016      di Sergio Carion

13 mag 2016

COME A SCOMPARIRE

Mi giro nel letto più volte,
come a imprimer le membra
di sollievo, sonno e quiete.
Son pensatore incorregibile,
nato dalle acque torbide,
invisibilemente, in continuo
perenne mutamento fisico.
Mi perdo spesso e spesso,
ritrovo la via, destinazione.
Un pigro piccione nell' atto
di viaggiare trasportato
dall' aria che si dissolve.
Spesso immerso in storie
senza senso ne sensazioni,
rimango trafitto dalle spine
d' un roseto immaginario,
dai colori piacevlmente vivi
e intricati e avversi intrecci.
Come un' immagine che va
a sbiadirsi inesorabilmente,
in ricordo e concordante
attesa, vi lascio un' appunto:
3270280774, io sono Sergio.
Vivo in un luogo imprecisato
del Pianeta, fra fiumi, foglie
e follie di un sognatore con
dilemmi e intime scartoffie.
Mi sento leggero, liquido,
scioglievole e trasparente.
Scomparendo fra i giunchi
di un lago mosso dal vento.


13/05/2016     di Sergio Carion 

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