17 giu 2017

NERO PRINCIPE

Mistico spirito della prateria
ammantato d' oscura eleganza
in espressione e di bellezza.
Mi ci approciai d' incauto,
mi sentiva nell' intimo animo,
seducente richiamo alla madre
da cui nasciamo e torniamo.
Docile Guardiano dal potente
nome antico e saggia voce.
Emozione profana all' Altare
degli Dei venerati nei tempi
remoti della storia del mondo.
Respiro di un cuore vigile
oltrepassando il limite ignoto,
oltre le barriere, verso la luce.
Come la notte più profonda
t' ho accolto nella mia vita.
Un simbolo di morte forse?
Trasformazione, trascendenza
dell' io egoico, libertà assoluta.
Uno specchio di me stesso vidi
negli occhi di un nero Principe,
passeggiando lento nel vento
giocoso all' ingresso d' Estate.
Un guerriero dal vellutato
ardire di vitalità e devozione,
un amico ritrovato nel Karma
ad oggi leggero e risolvibile.
Chiamato come rossa stella
entro bellica costellazione,
contro il conflitto interiore
di chi qualità ha dimenticato.
Non a caso il destino volle
incontrarmi nelle sembianze
di un corvino e fiero destriero!
Nello spazio condiviso con te
ho rivisto il pianto della terra,
un ritmo cadenzato di zoccoli
sulla piana e battuta superficie.  


17/06/2017        di Sergio Carion

16 giu 2017

ALTO DECIBEL

Fastidiose inutili chiacchiere 
e frastuono finto a interesse,
il capriccio di un Egoista
dichiarante guerra alla vita.
Parole buttate in un recipiente,
centrifugati di fesserie gratuite
vendute al riscontro avaro di
chi s' appropria del bene altrui.
Cavolate, rintocchi stonati
di Campane accordate male,
il principio della fine consciente
di chi coscienza non vuol avere.
Devo ripararmi, mettere i tappi
alle orecchie, poco tollerante
verso il musical di bagianate
servite a flambé contemporaneo.
Colpi di mitraglia, interferenze
radio, rumore allo stato puro
puntate verso anime sensibili
deteriorate da eccesso di volume.
Supera la scala di sopportazione,
parametri fuori misura armonica
infastidiscono il mio vicinato
rendendolo irrequieto e bellicoso.
Siamo alla frutta, se ne può più
di un delirio impostoci a forza
da incessanti bombardamenti
informativi di scarsa qualità.
Hai superato il tetto massimo,
mettendo a rischio la salute
sottile dell' individuo in ascolto!
Mettendo in subbuglio la mente
della gente hai creato terreno
sterile altrimenti ad uso creativo.
Facciamo qualcosa al più presto
o scoppieremo come petardi
riprendendoci la nostra serenità.
L' impatto altrettanto violento
debellerà l' idiozia del burattinaio 
convinto di tenerci sotto controllo.


16/06/2017        di Sergio Carion


11 giu 2017

PLANIMETRIA DI UN RUMORE

Perso nelle fauci di un tempo impietoso
dalle origini astratte, dalle idee distorte.
Placare mai riesco la sua famelicità
nell' orchestrare sinfonie dal pesante
alito, frastornando l' animo tormentato
di chi riesce più a riposare le viscere. 
Stabilizzandomi nel ora ormai tarda
in cui caldo, frenesia dialettica, altro
disturbano il mio sonno senza pace,
facendomi rigirare, contorcere avido
nei pensieri più ombrosi dal malsano
ardire suicida, in un calderone acceso.
Un torbido Inferno mi si attorcilia
alle gambe doloranti, pulsandomi 
nello stomaco nauseato di ansia.
Spiego il mappario rileggendo caos
all' interno compartimentato a stanze
dall' accumularsi di presagi scomodi,
fatiscenti scenari, raccapriccianti
intrecci di forme pensiero arrabbiate.
Sto svenendo dal fetore racchiuso
in ogni angolo di questa planimetria,
nessuna via di esodo per evacquare
da un possibile incendio interiore
o sisma repentino dal li sconvolgente.
Fatemi aprire le finestre del Palazzo,
nello spazio ristretto che mi si stringe
addosso sento mancarmi le forze.
Rumore, rumore e ancora RUMORE!
Ho la sensazione di star per esplodere,
l' aria agonizza, i polmoni collassano.
Strategie della mente per ammutolirmi
eppure trovo la forza di gridare aiuto.
Fatemi uscire da questo LABIRINTO,
impazzirò altrimenti nel mio lamento.
Le radici sprofondano nel seminterrato
di un edificio dotato di crude barriere,
lentamente mi portano verso il basso,
in una varagine simile ad una gola.
In bocca al Cerbero della situazione
finisco senza potermi opporre al Fato.
Digerito e scaricato come melma
nella rete fognaria dell' ingannevole,
perfida macelleria del mio Lucifero.


11/06/2017              di Sergio Carion

VIRTUALITY

Negoziando la mia felicità
pur sapendo di figere vita
di me stesso, nell' istante
in cui cerco di piacerti.
Ipocrisia dello stesso tipo
ingurgitato nel sembrare
più bello, intelligente, colto,
brillante, attraente ad occhi
puntati altrove, assentati
da obbiettivi più interessanti.
Ci casco ogni volta, sempre
a vedere ciò che n' esiste!
Mi ripeto in continuazione,
mi racconto di persuasione
tentando di aggiustare
quell' ingranaggio rotto
che mi rende sempre solo.
Ho visto i tuoi atteggiamenti
di cordiale benvenuto, a me
sempre rivolto e fraintendo
il senso vero del messaggio.
Mi chino dopo una corsa
respirando affannosamente,
ripetendomi di cambiare,
di essere meno disponibile,
più duro con le donne.
per quanto mi sforzi fuori
dentro resto sempre io,
morbido, gentile, buono
e dal cuore tenero.
Cerco di crearmi realtà
al di fuori del mio status,
virtuale mondo da vincente,
spropositata illusione
dettata da un Ego ferito
che non molla la sua presa.
Chiedendomi se tu mi vedi?
Se riesci a sentire nell' intero?
Questo uomo dai modi
particolarmente femminili,
amorevole, innamorato facile,
bisognoso di compensar mancanza.
Al qui rievoco un ricordo bambino
in cui mi sono sentito abbandonato,
la cui radice sprofonda sempre più.
Riprendo il controllo,
sospiro profondamente,
un' attimo di crisi perpetua.
Spero ancora di sentirmi meglio,
domani forse smetterà di piovere.


11/06/2017         di Sergio Carion

10 giu 2017

SU DUE RUOTE

Marcio a passo lento sulla strada
di una vita ricca di sorprese
inaspettate, momenti indimenticabili
come presi da una vecchio film,
da rumore soft incredibilmente bello.
Mi accingo ad osservare il mondo
respirando al vento di gelsomino,
odore di terra ed erba bagnata,
pedalando al ritmo del mio cuore,
sorseggiando ogni piccolo dettaglio
su due ruote dal sistema meccanico.
Essenziale fatto di sangue e sudore,
vivendo di istanti unici con occhi
da ciclista sulla via della vittoria.
Amo descrivermi così, oggi sono
in vena di romanzarmi al vintage.
Piccoli tratti, grandi emozioni
vissute in sella ad un destriero,
trazione data da quest' anima mia.
Sotto il sole di una Estate alle porte,
fatto un patto con me stesso
di vivere più sano e consapevole.
Ho imparato ad ascoltar il corpo
di un individuo che qui mi ospita,
facente parte del mio alto destino
nel percorso ad or scelto sincero.
Faccio un giro qua vicino, godendo
del profumo della sera festosa
nel dì preannuciata, Sabato sera
fra luci e colori della bella Stagione.


10/06/2017            di Sergio Carion

3 giu 2017

RETTIFICA GENERALE

Conversato alla voce multimediale
in contesto stretto, a me sta a cuore
il solidale pensiero di chi affronta
l' argomento del giorno, strategia
di un monarca redento a perfezione.
Fabbricando la mole di ideologie
già presenti nella mente umana
di chi conosce, sensibile attributo
dedito alla trasformazione cognitiva
di un mistero offertoci sul vassoio
della menzogna, tributo al sistema
fallito e cestinato da molti secoli.
Chiamatemi ombra del destino,
incombente evento catastrofico
avviato dalle profondità cretacee
di un cuore troppe volte incopreso.
Detto fra noi potrei raccontarvi
infinità di sciocchezze, parvenza
mitologica di un benessere collettivo.
Fatevi spazio in archivio, qualcosa
ha da emergere da scartofie e postille,
maldicenze di un Marketing malsano
dall' aspetto seducente ma velenoso.
Siamo sulla soglia del tracollo…
abbiamo visto ogni possibile scempio,
strafottenza, ignoranza indotta
sulle pagine di quotidiani di parte
e politico aspetto fattosi carnefice,
Ingeniere e Architetto di mondanità.
Riprendiamo il testimone a staffetta
sul circuito atletico della nostra vita!


3/06/2017               di Sergio Carion

2 giu 2017

GRANCHIO NOTTURNO

Ricettivo nell' altrui sopravvivenza
detto simbolo di casa e femminilità
si muove sulla terra, ove l' acqua
lo sfiora delicatamante ricordando
di chi é figlio in questa storia fatta
di bellezza, incomprensioni, abiltà
nel sottrarsi alle proprie maschere.
Ho il sentore di appartenervi nello
piccolo suo aspetto, introspezioso
ambito di lucido, creativo pensiero.
Corazzato al suo esterno, fragile
spirito fatto di speranza, intuizione
e tenerezza nella sua ambiguità.
Son certo delle doti a me impresse,
anche se, in parte spaventa un pò 
e cercando di formar caratteriale
aspetto esteriore, sperimento
novità, rischio la mia moralità.
Mi faccio specchio ad altrettanti
disperati che come me, rincorrono
il sogno di romanzesca felicità.
Romantico, passionale al bastare
di me stesso condiviso al prossimo,
mi rendo spesso partecipe inattivo 
di situazioni scomode, pericolose,
azioni sconsiderate dal nobil cuore.
Ciò mi rende poco gradito, alterno
amicizia ad acide risposte di sbotto.
Cerco di non attirare l' attenzione
eppur mi espongo precipitosamente.
Un pò solo a sentir l' essenza portata
in grembo, come madre sofferente
in silenzio m' addopero a concepir
l' istante di grazia al mondo offerta.
Limitando l' esigenza m' esaspero
al condizionamento seppur utile
di codesta infantile, acerba società.


2/06/2017            di Sergio Carion            

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