SCIOGLI I TUOI CAPELLI!

Temerario nel profondo desiderio
di veder la bellezza nei tuoi occhi,
rosso fuoco danzante sulla cresta
dell' onde a te cintano a corona.
Sorridi al mio sguardo insistente
dal linguaggio adulatorio, forse,
sto sognando di te intimamente.
Ti sorprende un pò l' audacia
nel porti una richiesta insolita,
il cuore pulsa nel osservar gesto
dal semplice fare il più attraente.
Li porti raccolti, sempre ordinati,
eppur rimango incantato all' aria
di un movimento sinuoso regolare.
Sei donna, sofisticata e selvaggia
alla camminata limpida e riflesso
nell' inconscio di un timido uomo
dalle impacciate maniere antiche.
Sai di sogno svelato all' improvviso!
Di punto in bianco dinanzi a me
facendomi arrossire nel dipingerti
ancora una volta fra i miei colori.
Magari sciocco, ingenuo istinto
bambino alla scoperta estetica
di un modello creatomi da sempre,
una figura divina resa tantrica
dall' esperienza docile nell' ascolto.
Perdona Regina se mi sbottono
l' anima d' irrequieta attesa!
Consolarmi provo del tuo profumo
intenso ed esotico al mio sentire,
facendomi spazio nel solo cuore
carente d' affetto, avvolgendoti
per ore fra le accoglienti braccia.
Grazie riveli al mio confuso dire 
mentre ti stringo al caldo mio petto.
leggiadra dal carattere impetuoso
t' amo fin alle nascoste fondamenta.
Dicon siamo Angeli alla scoperta
dell' ignoto spirito d' essere liberi,
Piratessa sul mio Veliero abbordato
e conquistato il più delicatamente!
La forza ho ritrovato nell' amicizia
sincera di quel morbido insinuare.


28/05/2017           di Sergio Carion      

AMORE RADICANTE

Principio di ogni cosa esista
sul piano fisico e oltre visivo,
facente parte del lato profondo
che tutti ci accomuna interno
ed esterno di ciò che siamo.
Una parola dalle sfumature
infinitesimali al sacro concetto
riporta alla nascita del mondo,
all' edificarsi della vita stessa.
Da un Padre partiamo a Madre
arriviamo e nel puro sorgiamo,
alla Madre torniamo a riunirci
al Padre, destinati al Divino.
Una forza che dal fango esce
purificandosi nella sua bellezza,
come un fior di Loto sgrossati
veniamo portati a magnificente
aspetto dall' abito candido.
Nella terra come semi siamo
adagiati a scopo di germoglio
un dì salir in superficie,
per fiorir all' aspetto luminoso
donde il sole bacerà i petali.
Sentimento incontenibile, 
ardente dalle braci infiemmerà
nuovamente l' emozioni di cui
siam fatti, respirandone l' aria
nei polmoni giunge al cuore.
Lo chiamiamo così da sempre,
AMORE fatto di gesti e parole
dal mieloso tinteggiar le favole,
dal precoce concepir ideologie,
passioni portate a compimento.
Da lui o lei traiamo energia
primaria e primordiale ad ora,
speranzosi ad ogni battito
esistenziale di un organo primo.
Compositore nella trama 
orchestrale che ci tiene saldi
e riconoscenti al nostro pianto.
Ci rende capaci di grandi cose,
azioni indisciplinate ma utili
alle esigenze di una perfetta
armonia donataci agli albori.
Drastico nelle sue sfaccettature
ci sprona nelle grandi imprese,
rendendoci partecipi all' inizio
e al culmine di ogni marea.
Siamo grati a costui o costei
che dir si voglia o chiamarlo!
Radicali e radicati noi restiamo
arrendevoli alla sua presenza
fino alla fine del nostro cammino.


27/05/2017       di Sergio Carion

ESPLICITO VERBO CAOTICO

Geografia di un credo simbolico
dall' alterego misto e tossico,
sintetizzandone ottuse molecole
cercando un profondo significato.
Tribale spirito ci parla tramutato
nei secoli da sciocche congetture,
figure postesi a Ministri del sacro
in perenne condanna del povero.
Da un lungo viaggio apertomi
dinnanzi agli aspetti caotici di me,
cercando risposte alle domande
postemi da una vita frastagliata
mi rivolgo alle presenti anime
coinvolte, presagi e cambiamenti
importanti presentati all' apice
di uno spettro societario bigotto.
Mi dichiareranno pazzo, brutto,
sovversivo e mi crocifiggeranno.
Mi renderanno inerme (FORSE),
faranno scempio delle mie idee.
Qualche volta é però necessario
rovesciare tavoli, scavare a fondo
e mettere in luce le nudità altrui!
Sono un mezzo, un emissario,
uno che offre il proprio servigio
a bene comune, ad un alto disegno.
Mi son sempre nascosto, parato
sotto lo scudo dell' insicurezza,
creatomi un Palazzo fra le rocce.
Il momento di sciogliere le redini,
scaricare zavorre e levare ancòre.
Veniamo al punto cruciale di che,
essere vuol dire partecipare alla
completezza nel nostro importante
cammino alla imminente evoluzione.
Siamo bestie liberate per un motivo!
Se distruzione significa edificazione,
mettiamoci in moto verso di essa.
Rendiamo complici di buon crimine
l' intera specie umana, se così sarà
preferisco mettermi in prima linea
sul campo d' osservanza perimetrica,
facente parte attiva dell' ingranaggio
superiore al quale sono assegnato.
In produzione prossima di sogni
concretizzati, all' alba dell' avvenire.


26/05/2017             di Sergio Carion

CONTROLLO E MONITORAGGIO

Che sappiamo veramente di noi,
di voi e di ciò che siamo e viviamo?
Libertà di pensiero sempre violate
inculcandoci un programma visivo,
subbliminale messaggio ipnotico.
Siamo controllati, monitorati di
continuo per scongiurare attacchi,
ipotetiche ribellioni verso sistemi
giudicanti il nostro essere umani.
Paura, schiavitù, regole instabili,
obbiettivo trattenere il nostro cuore,
mettere in catene l' intimo artista
presente in ogni cocreatore esistente.
Quale povertà peggiore di questa?
Senza il minimo ritegno ci siamo
lasciati sedurre da convinzioni
basate sulle superficiali aspirazioni
di chi vuole il potere, condivisione
nulla se non ad autocompiacimento.
Rivoluzione sta per riaprire porte
e sentieri ad un popolo risvegliato,
arricchendone l' ambizione etica,
scombinando piani di oppressione
e natura poco chiare alla comunità.
Chiamami Guastafeste, come ti pare! 
Di mio metterò nell' edificare qualcosa 
di nuovo, nutriente ed equosolidale.
Pace agli uomini di buona volontà,
poiché sarà essenziale nel guarire
un mondo infetto da vili diversità.
Fratelli nel qui grande progetto…
strutturiamo, ricostruiamo, amiamo
ciò che siamo, tutti insieme nel tutto.


24/05/2017            di Sergio Carion

I FAVORI COSTANO!

Varcando porte, nuove aspettative,
recitando una parte sempre in voga
d' altro canto utile nell' immediato,
ci si ripete nell' atto… favoritismo
dedito a realizzare i propri scopi.
Una macchia di inchiostro nero
si espande a dismisura nell' usura
di mezzi contrari alla moralità,
di quale si nutre la nostra società.
Mi chiedi un prestito e ti darò
ciò di cui hai bisogno (postilla),
chiederò altrettanto tre volte tanto,
quando sarai soddisfatto, disfatto
fin nelle viscere restituirai a me
con tanto di interesse indecifrabile.
Come articoli in bacheca, scaffali
pieni d' ogni sorta di merce rara,
poiché rara é la fiducia veritiera
nelle sue complesse sfaccettature,
rimediante e mendicante subdolo
nelle certezze di chi osa sottrarsi
al pizzo richiesto ogni santo giorno.
Hai bisogno di risorse e ti aiuterò
ad ottenerle, sappi che c'é prezzo
per ogni goccia di sangue versata
nel calice d' oro del mio potere!
Ripagherai in denaro o favorirai
chi ti dirò, nella circostanza tale
da adempiere al dovere di debitore.
RICATTO e presa di posizione
condizionate dall' affare ghiotto
nel quale sguazzi da più tempo,
riciclando la tua umanità logora,
retificando la mancanza di cuore
appropriatosi della anima corrotta.
Ad oggi evito qualunque accordo
mi risuoni male, tanto maleodori!
Ogni cosa sa da pagare pegno
perpetuandosi all' infinita volta
sovrastante le nostre precarie vite.


14/05/2017          di Sergio Carion

TESTIMONE C' OSSERVA

Alla fine di una strettoia
troppo aspra nelle curve,
stimolato dalla tua vitalità
nello scegliere lo scenario
al quale tu sai dare nome,
importanza e sacralità.
Quest' anno assai decisivo
ti ha portato all' ennesimo
viaggio, esperienza vissuta
oltre ogni immaginazione.
Un biglietto d' augurale
messaggio ci hai recapitato,
nei nostri cuori impresso
indelebile sarai ricordato.
Compagno di avventure
senza limiti nell' inconscio,
nel materiale lieto sorriso
hai resi fieri di condividerti.
Na fiamma c' arderà sempre
sulla terra, nel firmamento.
Amico acquisito sulla strada
di un percorso consapevole,
mitico aspetto di un Sovrano.
Un lontano luogo avvertito
nel sentimento arricchito
di cultura, gioco e apertura.
Oggi te ne vai al più lontano!
Congelato al me interno
mai so capacitar di perderti.
Fra le alture, stelle, Pianeti
vai a riposar ad ultim' ora.
Qui presente, mai dimenticato,
Testimone di un lungo retaggio.
Addio alla piccola gemma
nell' oggi si spegne tranquilla.
Una Acquila nel sogno
di chi t' ha potuto conoscere!


10/05/2017    di Sergio Carion

PRINCIPIO CONTRADITTORIO

Agevolando un transito purgativo
ad oggi mi svelo nella crescita di
spirito meno tormentato del solito:
Vissuto nuove eccellenti esperienze
e viaggiando da un capo all' altro
nell' essenza di mondo interiore
ad esteriori principii, mostro lati
di me che spesso non si conoscono,
cui mai si vede l' eccentrica entità.
Visitando l' apparato digerente
di una società avanti nello sfascio
mi permetto di includere alcune
modalità di ingegnoso dissentire,
celebrando la vita per ciò che é
all' unisono vocale in trasparente
monologo, risentimento per altri
aspetti in cui mai ci si rispecchia.
Potrei sembrare scontroso anche
con tono morbido, calmo e pacato,
mi si potrebbe vedere triste dove
sono solo pensieroso e impassibile.
Si guarderebbe in uno stagno
quando sono pulito ed armonioso.
Contradizioni, semplici fraintesi
laddove mente vuole giudicare.
Mi descrivo spesso complicato,
poichè sono in continuo mutare
oltre ogni immaginazione, visione
di chi forse impara ad osservarsi.
Voglio esprimere questo tremore
che spesso mi invade, eccezionale
fremito di vita nella insospettabile
marea di emozioni sperimentate
ogni dì, ringraziando il cielo
di avere ancora un cuore caldo.
A voi spettatori ignoti e inesperti
concedo il privilegio di decifrarmi.
Fate il vostro gioco e puntate alto!
Non sarà semplice capire e qualcuno
forse impazzirà nel suo tentativo.
Il bello starà proprio nel perdersi,
perdendovi con me vi ritroverete
più saggi oppure più ingenuamente
stupidi, ma creativi nell' immensità.
Io sto superando molte mie paure,
tra quali diventerò sempre più bello.
Contradicendomi e ridiscutendomi
in continuazione scoprirò chi sono,
magari più matto, magari distrutto.
Sicuramente morendo rinascerò!
Malgrado tutto… mi risveglierò!


6/05/2017            di Sergio Carion

TERMINAL (1)

Menzione di un piacevole ricordo
la cui fonte prese forma addietro
in ambiti inconsci dell' attenzione,
simpaticamente ricorrente in me
l' eco suadente di un viaggio
da tempo desiderato e realizzato.
Una piattaforma di sollevamento
sempre mobile, dinamicamente
parlando in volo verso Oriente,
mi raggomitolo nell' ampio tepore
di un Sole cocente, na timida Luna
dalle sfumature al profumo di Loto.
Volteggiante tramonto conosciuto
dal cielo si levano nuvole bianche
ad altezze vertiginose, al pallido
veleggiare di uccelli multicolore 
si ode soffio di vento atmosferico.
Guardo dagli oblò le grandi ali
virare nel vuoto d' astri sottostanti,
salutando momentanee certezze
m' avventuro in dimensioni astratte,
ricordando testi scritti tempi or sono 
fra pagine di un giovane quaderno.
La vita in qualche modo mi ci porta,
mi trasportano le fiere speranze,
mi ci ritrovo d' improvviso stupore.
Scenari d' un calendario fotografico
qui mi si para in fronte, maestoso
ologramma di per se realistico,
fra l' altro, d' aspetto imprecisato.
Ciò che é bello mi ha sconvolto
di grandi sorprese, occhi sgranati
d' incredibilità all' aperto sipario.
Da qui son partito verso il mondo
di buone aspettative rivelatesi
un trionfo di misture variopinte.
Il destino mi ci ha portato piano
dalla mia terra a quella di Gautama.
Son tornato dagli alloggi regali
conservandone il più prezioso
dei tesori, dalla Corona al Palazzo.
Oggi ti racconto l' esperienza amata
di un Leone tornato alla sua casa,
un pizzico di spezie allietò l' anima.
Dal Terminal (1) rivedo l' India,
dal mio cuore mai se ne andrà!


3/05/2017           di Sergio Carion   

SCONOSCIUTO

Dilemma dimentico il fine
al fine di scoprir nuovi lati
ignoti di un me recondito.
Mistico dato per scontato
nella penombra ideologica
di un che di disperato moto,
fraseggio mutevole dannata
appendice d' insormontabile
confine fra silenzio e voce.
Sconosciuto a me stesso,
sensazione incomprensibile
fatta di enigmi irrisolvibili.
Come un libro intraducibile
spesso riconduco la anima
da personale a impersonale.
Chiuso a chiave nel limbo
di ruscello sporco di sabbia,
fondo contaminato da detriti
inerti c' appannano visione
chiara in un chiaro ascolto.
Me alienato dalle conclusioni
inutili nello spreco di spazio
allo spaccio discriminatorio
in un cuore che si da tregua.
Perso fra le righe disgiunte
d' una tossica effimera realtà,
mi dirigo allo sfascio ridicolo
di storta e scialva originalità. 


2/05/2017      di Sergio Carion

DIVULGAZIONE SONORA

Ascolto immediato, messaggio
afferrato nella sua completezza,
intervento all' instante propizio
complementare impressione
da un capo all' altro del mondo.
Una frase dal concetto profondo
richiede attenzione contestuale
per meglio recepirne l' essenza,
concepirne il nucleo fiorente
di nuove idee, apertura di cuore,
cambiamenti radicali e unicità.
Espongo la bozza architettonica
di un futuro come io lo vorrei,
una sonora chiamata a coloro
che entusiasmo sanno esprimere,
irradiare di spontanea luce
ambienti ostici, rizzare l' antenne
e rilanciare i più buoni propositi.
Musica, poesia e arte visiva sono
mezzi potenti di divulgazione.
Multimediali universi di persone
intente nell' utile moto trascinante
fuori dalle credenze mitologiche.
Siamo interessati a ciò che é vita,
trasporteremo detriti costruttivi
alla soglia di porte troppe chiuse,
sradicheremo metastasi sociali
dal seducente aspetto, malsano
stile d' esistere al che contaminato.
Qui vi pongo e porgo cordialmente
possibilità di scegliere consapevoli 
del vostro destino fatto d' istinto.
Un viaggio che aprirà i confini.
Riscriviamo così la nostra storia!


1/05/2017         di Sergio Carion