SCONOSCIUTO

Dilemma dimentico il fine
al fine di scoprir nuovi lati
ignoti di un me recondito.
Mistico dato per scontato
nella penombra ideologica
di un che di disperato moto,
fraseggio mutevole dannata
appendice d' insormontabile
confine fra silenzio e voce.
Sconosciuto a me stesso,
sensazione incomprensibile
fatta di enigmi irrisolvibili.
Come un libro intraducibile
spesso riconduco la anima
da personale a impersonale.
Chiuso a chiave nel limbo
di ruscello sporco di sabbia,
fondo contaminato da detriti
inerti c' appannano visione
chiara in un chiaro ascolto.
Me alienato dalle conclusioni
inutili nello spreco di spazio
allo spaccio discriminatorio
in un cuore che si da tregua.
Perso fra le righe disgiunte
d' una tossica effimera realtà,
mi dirigo allo sfascio ridicolo
di storta e scialva originalità. 


2/05/2017      di Sergio Carion