30 ott 2017

CIO' CHE AMOR CONCEDE

Sensibilizza la favola in questione
dove un poco di zucchero regala
momenti di pregio incommensurabile.
L' acqua dalle gronde reidrata
l' ansie di emozioni inaridite, orride
esclamazioni trasformate in amabili
ammirazioni di tutto ciò che é luce.
Sta schiarendo il cielo dopo piogge
incessanti, lacrime di un mondo
carico di sofferenza, scarico di gioia.
Lascio che accada questo miracolo,
a volte atteso, spesso non voluto…
incomprensioni facilmente chiarite,
una vita che nasce e noi rinasciamo
dalle nostre paure più profonde.
Schiavi e padroni dissolti nell' ora
in un quadro di colori sgargianti.
L' artista vuole decorare la realtà
già si bella quanto imprevedibile.
Amor che dona d' ogni meraviglie,
una scoperta dopo l' altra attrae
negli occhi di colui che non pone
barriere, non s' oppone a mutazioni
restringendo il campo senza respiro.
Io voglio osservare ciò che concede,
accogliere travolgente suo aroma.
Rilassato al vento del cambiamento
imminente, repentino, desiderato.
Coricandomi nel suo caldo venire,
avvinando la strada al suo passaggio.


30/10/2017              di Sergio Carion

10 ott 2017

ETEREO MONDO

Olfattiva esperienza sensoriale
data da piani sottili, dimensioni
non tattili su fisicità conosciuta,
percezione, immediato ricettivo.
Chiamato da lontana voce,
sussurro sentito in circostanze
particolari, messe a fuoco poco
alla volta, quasi mai precise.
Tutto sta all' ascolto aperto
di quell' individuo schiuso
a universi dei quali malapena 
riceviamo il segnale, di riposta
diamo per scontata l' illusione
di un subdolo scherzo mentale.
Vi sono moltitudini di realtà
ancora da scoprire e qualità
di nostro ancora apprendere.
Mondi esistenziali ci contattano
in profondità, cercando soltanto
la attenzione di chi è disposto
ad accogliere i loro messaggi.
Eternità, etereità, spiritualità,
sterminati panorami misteriosi
ai quali concedere il nostro tempo.


10/10/2017        di Sergio Carion

7 ott 2017

DIMMI LA VERITA'!

Chiacchiericcio popolare sommato
a leggende e realtà pittoresche,
maneggiandone con destrezza
l' attenzione di un cieco pubblico.
Rinnegandone visione concreta
di fatto accaduto nelle vicinanze,
ricoprendone le fresche tracce 
altrimenti visibili ad occhi curiosi.
Messaggio subliminale incaricato
di sottomettere le menti dormienti,
rendendole tali e ancora taciturne
mentre all' orecchio voci sincere
giungono dal cuore nell' immediato
aspetto liberale alla conoscenza.
Ci vediamo al confine disseminato
di esplosivo atto a farci arretrare
di fronte a pura e semplice verità,
chiedendoci da che parte il vento
soffia e a che punto siamo arrivati.
Un menù ricco di sciocchezze
venduteci a sol scopo di inpermeare
il nettare del sapere autentico,
schermandoci dalla assolutezza
e rendendoci schiavi del polarismo.
Uniformità incanalata nelle vene,
inquinando il sangue di creature
nate per crescere e accrescere
le memorie del grande universo.
Qualcosa di meraviglioso nascosto
alla nostra integrità d' esseri umani,
cercando di incatenare l' essenza
della quale siamo prodotti da sempre.
Fai uno sforzo, non mentire a tutti.
Dimmi la verità così come deve!
Rilascia l' entusiasmo e mostrati
unico nelle tue immense qualità!
Arrabbiati, piangi e impreca dunque.
Nulla può ferirti se non il tuo Ego.


7/10/2017                di Sergio Carion

4 ott 2017

TIEPIDO AVVENIRE

Uno sguardo fugace sui mensili,
riviste di un futuro inverosimile.
Sondaggio in attesa di riscontro
rincontrandosi dopo decenni
di perduta fede e strategia,
altalene si staccano dai supporti
ciondolando sospesi e sregolati
ondeggiar impazziti e impazienti.
Guardo la coltre di fitta nebbia
setacciandone le trame disoneste
d' un melenso e avaro burocratico
quale disgusto per la frenesìa
nell' arraffare sostanza altrui,
ridacchiando alle spalle della fatica
di chi riesce malapena a mangiare.
Degenerando nell' insensibile
ironia del carnefice, impietoso
aguzzino pronto a togliere aria
e respiro all' essere già morente,
quando un piccolo gesto potrebbe
fare la differenza in gerarchico
contesto dall' imposti obblighi,
carenze e nessuna certezza attiva.
Vivo nell' ansia di ritrovarmici
ancora, appeso per il collo, sospeso
nel baratro generato da menzogne,
ipocrisia di un famelico sistema
a fagocitare ricchezze guadagnate
col sudore, recidendo prolifici
rami di una economia gia cadente.
Vedo ogni giorno lacrime anziane,
speranze afflitte nell' infierire sulla
pensione, passione dopo lavoro.
Cari miei capisco il troneggiare
dovuto ad agio da voi accolto,
spensierati villantatori dall' ombre
intrise di sangue e paure da servire!
Chiaramente visibili, intoccabili,
appartenenti a Caste privilegiate
protette da forze oscure e malavita.
Di voi non mi cibo, non mi disseto,
la vostra miserabilità non tollero!


4/10/2017             di Sergio Carion

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