15 dic 2018

PRIVAZIONE DEI DANNATI

Episodio consono alle generazioni
mutilate nello spirito, private della gioia.
Orde di fantasmi replicanti del passato 
a loro etichettato, indossato di continuo,
congelando ogni tipo di emozione viva
e positiva, scherzo ricorrente, scucito
lembo esistenziale della propria libertà.
Frammenti di una nascita spezzata,
artefatto temporale ricercato all' infinito,
lacrime versate, cuore insano e saturo
della autocommiserazione di cui fai parte.
Fischio recidivo mai udito e ignorato
nello stato di cui veste la tua persona,
facile salario di un utente disinteressato.
Chiacchiere di un volto incenerito
immerso nella disperata ricerca, cerchia
di fantocci teleguidati, schiavi ricorrenti
degli eventi, nessuna via d' suscita vuoi.
reggendoti alle stampelle oramai parte
dei tessuti, intessuti nella tua umanità
quale vittima della bestia incorporata.
Piacere di averti sconosciuto tormentato
nelle leghe infernali che ti dipingi.
Quando mai hai cercato di rianimarti
dal fetore della tragedia se non oltre
la soglia del tuo nefasto destino?
N' é mai esistito quel limbo mefistofelico,
hai solo paura di vedere ciò che il mondo
t' offre, non é sofferenza ma esperienza.
Esci dalle fauci di demone da te costruito,
risali il precipizio dove ti gettasti.
Richiama le tue truppe e stendi un velo
bianco dove il fango ribolle ancora.
Vuoi una via d' uscita allora cerca!
impiega forze costruendo dalle macerie,
rialzati dalle carni morte e sarai vivente.
Su quella lapide non c'é il tuo nome!


15/12/2018                   di Sergio Carion

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