MEMORIE DELL' AIRONE

Emerso in superficie nel bicchiere
di un morbido rosso vino,
esperienza catartica dell'uomo
preso in campo memoriale.
Sospiro vissuto a un battito di ciglio
su romantico balcone dipinto d'antico,
un vecchio giradischi proietta l'idea
al tramonto di un airone in volo.
Legato a quella estremità del ponte
in cui ogni cosa può accadere.
Potrei correre fra l'erba fresca
d'un prato mai inaridito oppure nuotare
in oceani mai veduti prima.
Non ha limiti lo spicco della mente,
guadagnando minuti e ore illimitati,
fermare il tempo godendosi l'oblio.
Stretto a quella determinata donna
recuperandone l'amore mai tolto.
Siamo stelle e fiamme incandescenti
cavalcando l'onda del tempo.
Qualcosa di ciò ci resta impresso
scolpito nella remota solida terra,
scritto e conservato in pergamene
sotto la polvere e dentro i cristalli.
Spiagge sconfinate lontane dal moto
confuso della rabbia, pensiero
vivo e lucido di un figlio della luce
nato all'entusiasmo della accoglienza.


26/06/2020               di Sergio Carion