2 ott 2012

PRIGIONIA DELLE MACCHINE

Svelto, preciso e produttivo,
incatenato alla monotonia.
Arti tesi e continuamente
in movimento, sangue, olio,
umanità assorbita... lavoro.
Frustrazione e costrizione,
noia... perennemente chiuso
in una gabbia senza uscita.
Prigione, solitudine... nulla
più che il prossimo ciclo,
il prossimo imballo, batterie
scariche... odiose pretese.
Prigioniero, macchina sola
e protesa al lavoro... fatica,
ripetitività, insoddisfazione.
Sono l' uomo collegato alla
corrente elettrica.
Sono la macchina dal solo
desiderio di evasione.
Intrappolato nella plastica,
insano rumore industriale.
Di me riconosco più nulla.

2/10/2012     di Sergio Carion 
  

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog

Voce dell' io

La mia foto
Marano Ticino (NO), Novara,Piemonte, Italy