21 set 2017

BAMBOLE IN PASSERELLA

Denominazione di origine incontrollata,
non protetta, sotto protettore e sfruttatore
pronto a comprare, vendere, rivendere
carne al miglior offerente nel lusso
di un commercio illecito e brutale.
Ragazze bambine o giovani donne
prese alla vita, costrette a fare la vita
in uno scenario decadente, protratto
al profitto di chi vuole approfitarne.
Schiave presentate all' alta società,
debuttanti nel mondo della finzione,
bisognose d' affetto, bambole illusorie.
Pagamento anticipato alla prestazione,
prese di mira da nuovi acquirenti
al momento e indotto piacere perverso.
Una dimensione di novità accattivanti,
mercato liberale e libertà sottratta
alla luce di chi poteva avere di meglio,
sostanza di polveri e colori seducenti.
Chiamate dal primo capitato, sorriso
compiacente a potenziali interessati.
Una rinomata scelta di giochi erotici,
possessioni, percezioni del piacere
offerto forse volontariamente, non so…
da professioniste del sesso trasformate
in merce da vetrina, contratti convenienti,
distribuzione su larga scala e traffici
di dimensioni smisurate e sconosciuti.
Senza nome, senza età, trasformiste
all' occorrenza, servizio impeccabile.
Dignità rubata, creatasi una nuova
dipendenza di facili costumi, nudità
senza ritegno ne riguardo al loro cuore.
Hanno molte sfumature, sono lucciole
sulla strada, nei bordelli, in case
fatiscenti e appartate nei sobborghi.
Immagine di un folklore ripetutamente
visto, sentito, provato in prima persona.
Fate ignoranti o Signore della lussuria!
qualsivoglia definirle… concubine alla
mercé di imprenditori e uomini di potere,
guidate dalla necessità di sopravvivere.


21/09/2017                  di Sergio Carion

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