19 mar 2017

MI FACCIO DI ME!

Semplice impulso dall' apice
in mente conscia di chi vede,
percepisce il mio mondo
come interrogativo abisso
ed astratta concezione reale.
Sembrerebbe influsso esterno
di sostanze poco chiare,
psichedelia all' attimo critico
nell' eccellenza polarizzata
fra intensi colori chiari scuri.
Mi diletto di poche rarità
esplicite nel coronare sogni
di bell' aspetto nudi e puri,
rischiarando poco alla volta
l' idea metafisica, concreta
risoluzione ad occhio vigile.
Rabbia creativa, recidività
di un cuore che mai teme
tempeste interiori, fuggitivo
nelle imposizioni scontate
dettate da fastidiosi insetti.
Mi dichiarerò colpevole 
d' amore per ciò che conta,
replicandomi senza remore
nell' iniziativa d' arte viva!
Dite pur ciò che v' aggrada,
in goffa persistenza dell' Ego
in voi esistente, insistenza
mai appagante ne placata.
Fatemi il favore di legalizzare
lo stupefacente in me presente,
poiché nulla di me e sbagliato!
Mi servo solo di che già é mio,
nulla di sintetico, sol autentico.
Mi faccio di estasi primigena,
null' altro se non me stesso.


19/03/2017     di Sergio Carion

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