5 gen 2017

ASSORBENTE NATO

Mano a mano che ti sfoghi,
il fazzoletto mai mancherà.
Sporcizia ti ricopre, fango,
un colpo di strofinaccio poi,
l' alone per magia se ne va.
Dopo una caduta ti sbucci
le ginocchia o i gomiti, e io,
un cerotto delicatamente
tampona le dolorose ferite.
Come un' albero in collina
nella giornata di forte vento,
vengo travolto e sballottato.
Sensibilmente disponibile,
ingenuamente ti assorbo,
assimilo le decadenze tue.
Una spugna sempre pregna
di lacrime che mai si svuota,
tristezza m' accompagna
nel condividere le tue pene.
Or scarica, sempre ricarico,
d' amore mi faccio carico
per te, nell' ipocrisia mia.
Non ho schermi ne barriere,
infinitamente affezionato
ai tuoi deliri, rabbia ultima.
Un sentimento inappagato,
due frecce il cuor trafiggono.
Ardore provo soffocando,
alimento del tuo benessere
riesco più a lasciare andare.
Chiarezza chiedo nella vita!


5/01/2017    di Sergio Carion

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