30 gen 2017

MAI PIU' GUAI

Ricomincio dall' inizio, 
estratto conto di pensieri
inneggianti di passione,
dolore che mai si spegne.
Feticcio arcaico rimembro
nell' estasi del perdono
recidivo di chi sa amare.
Petizione sovrascrivo io
del mio umile riservato,
preservandone gli atti
postumi di una sbronza
accecante, eccitanndomi
di continuo surfeggiando
all' ecchimosi d' un pianto.
Mia cara mi confondi,
travolgi i miei sentieri
come un fiume in piena.
Devastante impeto torrido
ricevuto all' improvviso,
scalcio di un ronzino
infuriato, dato maldestro.
Che vuoi che stia dicendo
a te donna? Di te mi peno!
N' ho più voglia di lottare!
D' annegare nei tuoi baci,
abbracci e coccole affini.
Delfini che vanno a deriva
accucciandosi di lieto
in divenire oltre il sogno.
Intrecciando e rilassando
il proprio gaudio vincolo
nell essenza di Gelsomino.


30/01/2017     di Sergio Carion

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